Mastoplastica riduttiva faq

Le faq sulla mastoplastica riduttiva hanno l’obiettivo di orientare il processo informativo della paziente interessata a questo intervento.

La mastoplastica riduttiva è un intervento di chirurgia estetica del seno che ha l’obiettivo la riduzione del volume del seno ed il suo conseguente rimodellamento. L’ intervento chirurgico è progettato per rimuovere la porzione di tessuto mammario e cutaneo esteticamente in eccesso per ripristinare un profilo mammario più armonico e coerente con il resto del corpo.

La paziente adatta alla mastoplastica riduttiva presenta le mammelle marcatamente ipertrofiche, ha un buono stato di salute fisico e ha una adeguata maturità psicologica. La candidata adatta deve valutare positivamente il cambiamento estetico del seno che prevede la riduzione e rimodellamento dello stesso ma anche delle cicatrici permanenti. Il chirurgo estetico durante la visita medica dovrà valutare tutti questi aspetti.

Ci sono alcune varianti tecniche ma sostanzialmente tutte prevedono la rimozione di una determinata quantità di tessuto mammario composto da ghiandola e adipe e la rimozione del conseguente tessuto cutaneo in eccesso. Si prevede anche il riposizionamento del complesso areola / capezzolo. A tale scopo vengono praticate incisioni che di norma lasciano tre cicatrici: Una attorno all’areola, una verticale tra l’areola ed il solco sottomammario e una lungo il solco sottomammario.

Dopo 24 ore avviene la prima medicazione. È normale che la paziente senza un certo indolenzimento e avverta un lieve gonfiore. Nei giorni successivi la paziente dovrà osservare le prescrizioni di riposo specifico ed assumere i farmaci indicati. Dovrà essere limitato per 15 giorni il movimento delle braccia per non creare trazione ai lembi in fase di cicatrizzazione. Dopo la rimozione dei bendaggi si dovrà indossare uno speciale reggiseno contenitivo sia il giorno che la notte.

La procedura di riduzione del seno – come ogni intervento chirurgico – è soggetta a rischi e complicanze. Fortunatamente il tasso d’incidenza degli stessi è minimo e solo molto raramente avvengono complicanze di rilievo. Alcuni dei rischi possibili sono infezione, cattiva cicatrizzazione, formazione di ematoma, asimmetria dei seni e risultato insoddisfacente. I rischi sono un importante argomento di approfondimento in sede di visita. Tra le domande frequenti sulla mastoplastica riduttiva, questa è rilevante ai sensi del consenso informato.

L’ intervento di riduzione mammaria normalmente non è doloroso. Un certo indolenzimento nella prima fase post operatoria è normale. Raramente le pazienti accusano dolore e questo può essere indice di qualche complicanza in corso. Qualora si percepisca una sensazione dolorosa forte la paziente è invitata a contattare il dott. Carlo Alberto Pallaoro al telefono dedicato.

Le cicatrici della mastoplastica riduttiva – a seno nudo – sono visibili. Lo schema d’incisioni per procedere alla riduzione e rimodellamento del seno comprende alcune cicatrici che per forza sono “a cielo aperto” e quindi saranno sempre visibili a seno nudo. Evidentemente il tempo sbiadisce le cicatrici le quali diminuiscono l’impatto estetico negativo. Le cicatrici comunque devono essere messe nel bilancio dei costi / benefici di questo intervento.

Il risultato dell’ intervento è apprezzabile dopo qualche settimana. È necessario infatti attendere il riassorbimento dell’ edema (gonfiore). Nella prima fase le cicatrici saranno più evidenti ma tenderanno a sbiadire nel tempo. In alcuni casi è possibile che le stesse si presentino persistentemente rossastre. Ovviamente parte del risultato di questo intervento è la possibilità della paziente di vestirsi in maniera snella ed evitare il peso alla schiena. Questo avviene praticamente da subito.

Il risultato della mastoplastica riduttiva è da considerarsi permanente. I tessuti ridotti chirurgicamente non possono riformarsi. Evidentemente un importante aumento di peso potrà comunque aumentare le dimensioni de seno.

La donna che desidera ridurre il seno deve essere consapevole che la riduzione del tessuto mammario – particolarmente quando l’ ipertrofia mammaria è severa – potrà influenzare negativamente la capacità d’ allattamento. Qualora la candidata desiderasse allattare negli anni avvenire, è consigliato rimandare l’intervento a dopo la fine dell’allattamento.

Questo argomento è molto importante e deve essere attentamente meditato dalla paziente candidata alla riduzione mammaria.

La mastoplastica riduttiva “rivoluziona” l’anatomia del seno riducendo consistentemente il tessuto mammario, la cute e spostando il complesso areola – capezzolo. La mastoplastica riduttiva è un intervento che è consigliabile quando le dimensioni del seno sono ritenute decisamente eccessive. E’ sconsigliato invece quando il volume del seno è solo leggermente abbondante.

Il conseguente piano chirurgico prevede ampi riposizionamenti tissutali e ghiandolari tali da non poter conservare l’integrità dei dotti galattofori e di conseguenza determinano l’impossibilità di un successivo allattamento.

L’anestesia scelta per l’intervento di mastoplastica riduttiva presso la Clinica Pallaoro è locoregionale / locale. Si tratta di una procedura anestesiologica meno invasiva dell’ anestesia generale che offre alla paziente la possibilità di una pronta ripresa. La paziente durante la chirurgia non sarà comunque vigile grazie alla sedazione intravenosa modulata.

Va comunque sottolineato che le tecniche di anestesia generale moderne sono particolarmente precise e prevedibili. Queste inoltre consentono una ripresa post operatoria molto veloce ed agevole. Alla Clinica Pallaoro gli anestesisti sono in grado di eseguire qualunque tipo di procedura anestesiologica.