Il diritto all’informazione
Il paziente ha il diritto di essere informato circa la sua condizione di salute, le caratteristiche della procedura chirurgica o terapia medica consigliata e gli strumenti diagnostici necessari. Tale informazione è utile per prendere una decisione consapevole potendo valutare i rischi e complicanze collegate. Questo concetto generale trova ampia applicazione nella chirurgia estetica. I consenso in chirurgia estetica è fondamentale perché in questo caso una delle scelte possibili è quella di non fare nulla. L’ ottenimento del consenso informato è obbligo di legge che deve tradursi nella firma dello specifico modulo.
Il modulo di consenso informato deve chiarire in maniera comprensibile le caratteristiche dell’ intervento desiderato, i rischi e le complicanze possibili. Questo non è un atto finalizzato a scoraggiare il paziente ma a permettere di compiere una decisione consapevole. La quasi totalità degli interventi di chirurgia estetica avviene senza eventi indesiderati.
Nessuna garanzia
In medicina non esiste la certezza totale e precisa. La chirurgia non è una scienza esatta e quindi anche se viene ripetuta esattamente nella stessa maniera una procedura si otterranno risultati diversi. La specificità biologica di ciascun individuo ed il personalissimo processo di guarigione portano a risultati diversi. Nella quasi totalità dei casi i risultati saranno molto vicini a quelli attesi.
Ovviamente possono essere offerte garanzie di tipo contrattualistico che ad esempio prevedono un accordo particolare all’avverarsi di una specifica circostanza. Ad esempio la sostituzione gratuita della protesi rotta entro 5 anni dall’ intervento.
Tempi di guarigione
I tempi indicati dal chirurgo in sede di visita specialistica sono quelli che avvengono in media nella popolazione campione. Ogni paziente ha un processo di guarigione personale. In alcuni rari casi può durare molto di più di quello preventivato interferendo con le attività lavorative e sociali del paziente. Purtroppo non è possibile prevedere questa circostanza.
Intervento chirurgico secondario
A volte il risultato può essere non quello che ci si attendeva e può rendersi necessaria una procedura chirurgica secondaria per la correzione degli aspetti indesiderati. Questo secondo intervento chirurgico è anch’esso soggetto a rischi e complicanze. La valutazione sull’opportunità d’ intervenire dovrà essere basata su nuove e specifiche informazioni.
Cambio del programma chirurgico
Il paziente deve essere consapevole della possibilità che il chirurgo deva cambiare programma operatorio durante l’esecuzione della procedura stessa a seguito di eventi o rilevazioni mediche che rendano opportuno il cambiamento. Questo concetto è valido prevalentemente per la chirurgia generale. In Chirurgia Estetica molto difficilmente si avranno circostanze non prevedibili.
Incisione e cicatrici
Tutti gli interventi chirurgici per definizione prevedono incisioni del tessuto cutaneo. La risposta biologica normale a tale trauma chirurgico è la formazione di tessuto cicatriziale. Ogni paziente ha un diverso modo di cicatrizzare. Alcuni pazienti sono soggetti ad una cicatrizzazione più aggressiva che residua tessuto ipertrofico esteticamente poco gradevole. Tale circostanza è indipendente dalla bontà dell’operato del chirurgo estetico, il quale s’impegnerà ad eseguire una corretta sutura ed un adeguato trattamento postoperatorio della cicatrice. Comunque la presenza della cicatrice è una certezza e sussiste sempre il rischio di una cicatrice esteticamente poco gradevole.
In chirurgia estetica si cerca di eseguire le incisioni in zone nascoste. La maggioranza degli intervento ha esisti cicatriziali tali da non svilire la soddisfazione del paziente per il risultato ottenuto.