Le cicatrici della blefaroplastica
Gli esiti cicatriziali della blefaroplastica – nella maggioranza dei casi – sono decisamente sottili e lineari. Per la palpebra superiore questi coincidono esattamente con la naturale plica oculare e sporgono dal canto dell’occhio di alcuni millimetri (per rendere meglio l’idea, si immagini come prosegue in genere la traccia dell’eye liner oltre l’angolo esterno dell’occhio).
Le incisioni alla palpebra inferiore invece si trovano appena al di sotto dell’attaccatura ciliare, quindi sono invisibili pressoché da subito.
La particolare localizzazione delle incisioni e il tipo di cute particolarmente sottile della zona oculare favoriscono una cicatrizzazione ottimale, con straordinari esiti: già in capo a pochi giorni le cicatrici si rendono perfettamente camuffabili con un semplice correttore e in un arco di tempo assai breve sono difficilmente rintracciabili.
Raramente possono formarsi cicatrici ipertrofiche (vedi rischi della blefaroplastica) che richiedono una terapia post operatoria ed in casi molto rari un intervento correttivo. Le cicatrici residue della blefaroplastica sono quasi sempre non visibili perché risultano essere sottili e lineari, posizionate lungo la piega palpebrale o immediatamente sotto le ciglia. La capacità media di cicatrizzazione delle palpebre è ottima.
Guarda le foto
Per capire la rilevanza (molto ridotta) delle cicatrici della blefaroplastica è consigliabile vedere le foto prima e dopo dei pazienti operati di questo intervento. Dopo qualche mese è normale che le cicatrici siano talmente minime da non essere nemmeno rilevabili.
FAQ sulle cicatrici della blefaroplastica
D: Ho tendenza alla cicatrizzazione cheloidea. Posso fare la blefaroplastica?
R: La cicatrizzazione cheloidea, caratterizzata da una crescita eccessiva di tessuto cicatriziale, è piuttosto rara. Queste cicatrici, che possono formarsi in seguito a traumi o incisioni chirurgiche, tendono a crescere in modo continuativo. Molte persone confondono i cheloidi con le cicatrici ipertrofiche, che sono più comuni e si formano in aree di tensione meccanica. Se soffri di cheloidi veri, la blefaroplastica potrebbe non essere consigliabile.
D: Bisogna usare qualche crema per le cicatrici?
R: L’uso di creme o unguenti specifici, come quelli prodotti da Biodermis, può essere utile per accelerare la guarigione e minimizzare il rischio di cicatrici ipertrofiche. Questi prodotti aiutano a mantenere l’umidità della pelle e possono migliorare l’aspetto delle cicatrici.
D: Dopo quanto tempo le cicatrici non sono visibili?
R: Le cicatrici della blefaroplastica tendono a sbiadire rapidamente. Molti pazienti notano che, dopo circa 4 settimane, le cicatrici diventano meno visibili. Con il tempo, diventano sempre più difficili da notare, anche se non scompaiono completamente.
D: Posso espormi al sole?
R: Dopo un intervento di blefaroplastica, è consigliabile evitare l’esposizione diretta al sole per almeno un mese. Successivamente, è importante utilizzare una protezione solare ad alto fattore e indossare occhiali da sole per proteggere le cicatrici e favorire una corretta guarigione.
D: Quali sono i segni di una cicatrizzazione anormale?
R: Segni come rossore persistente, gonfiore, dolore o crescita eccessiva del tessuto cicatriziale possono indicare una cicatrizzazione anormale. In questi casi, è importante consultare il proprio chirurgo per valutare eventuali trattamenti specifici.
D: È possibile ridurre la visibilità delle cicatrici?
R: Oltre all’uso di creme specifiche, trattamenti come la terapia laser o le iniezioni di corticosteroidi possono essere considerati per migliorare l’aspetto delle cicatrici. È fondamentale discutere queste opzioni con il proprio chirurgo.