Necrosi cutanea

La necrosi cutanea è dovuta ad una compromissione vascolare (insufficiente afflusso di sangue dalle arterie) oppure all’ eccessiva tensione dei lembi. In generale questa complicanza è poco frequente nella chirurgia estetica perché si tratta d’ interventi progettati e programmati.

L’ area in processo di necrosi assume un colore bluastro-violaceo e successivamente verso il pallore e la finale epidermolisi. Il processo di solito avviene nei primi 2 giorni e se il paziente è bendato diventa difficile verificare l’ evento.

Un sanguinamento importante (ematoma) può provocare la necrosi di una porzione di tessuto cutaneo. In questi casi l’ ematoma deve essere velocemente rimosso.

Se il processo di necrosi si è definitivamente sviluppato si dovrà procedere con medicazioni successive per stimolare la formazione “per seconda intenzione” del tessuto cutaneo. Nei casi più gravi sarà necessario un trapianto di cute. Dal punto di vista estetico, la necrosi , può essere un evento molto dannoso.

Il metodo migliore per affrontare il rischio di necrosi è la prevenzione. Questa si basa fondamentalmente su una chirurgia abile e non eccessiva, con la ricerca di una emostasi operatoria ben modulata e la progettazione della chiusura dei lembi mai troppo tesa.

Pazienti diabetici e fumatori presentano rischi maggiori di necrosi.

Il rischio di necrosi cutanea alla Clinica Pallaoro ha una incidenza statisticamente irrilevante. Nei 36 anni di lavoro abbiamo avuto meno di 10 casi con piccole zone di necrosi che – con trattamenti precoci – si sono risolte in maniera molto soddisfacente.

Rischi e complicanze della chirurgia estetica: