Sensibilità cutanea
Gli interventi chirurgici sono terapie invasive che possono provocare una diminuzione della sensibilità cutanea. Tale circostanza è quasi sempre temporanea e di breve durata. Basta attendere qualche settimana per la rigenerazione delle terminazioni nervose cutanee disturbate dall’ azione del chirurgo. In alcuni casi la sensibilità cutanea può rimanere modificata per molti mesi e in rarissimi casi può risultare permanente.
Per ridurre l’ incidenza di questa complicanza è necessario che la tecnica operatoria sia il più rispettosa possibile delle strutture anatomiche nervose. A tale scopo è fondamentale una conoscenza approfondita dell’ anatomia da parte del chirurgo.
Quali interventi sono maggiormente interessati?
Come abbiamo detto in precedenza, la modificata sensibilità cutanea è di norma dovuta agli scollamenti necessari per eseguire le tecniche chirurgiche estetiche. Tra gli interventi che comportano maggiori scollamenti abbiamo le seguente procedure:
- addominoplastica: Intervento che comporta lo scollamento della pelle dalla zona addominale e la conseguente rimozione della porzione in eccesso.
- mastoplastica riduttiva e mastopessi: Le tecniche di riduzione o sollevamento del viso richiedono lo scollamento della pelle del seno per ridefinire la forma della mammella.
- lifting del viso: Questo intervento comporta l’escissione della pelle in eccesso dal volto che causa l’aspetto invecchiato dello stesso.
Lo scollamento comporta lesioni al sistema nervoso periferico. Quasi sempre la perdita o modificata sensibilità cutanea tende a migliorare fino a scomparire nell’arco di alcuni mesi.
Altri rischi e complicanze della chirurgia estetica
Le procedure chirurgiche estetica nella quasi totalità dei casi non comportano effettivamente complicanze di rilievo. L’esposizione in questa sede delle complicanze maggiori ha l’obiettivo di informare il paziente candidato sui rischi della chirurgia estetica e rimandare alla visita medica la disamina dettagliata degli stessi.