Riflessioni sulla mastopessi

La mastopessi è un intervento particolarmente delicato in fase decisionale. Questo intervento solleva e modella il seno ma procura uno schema di cicatrici abbastanza importante. E’ questo il motivo per cui la paziente deve valutare vantaggi e svantaggi della mastopessi oltre che rischi e complicanze.

Queste sono alcune riflessioni che devono servire alla paziente per meditare sull’opportunità di eseguire l’intervento di mastopessi.

Molto simili ma non uguali

I seni non sono naturalmente esattamento uguali. C’è sempre quello un po’ più grande e quello un po’ più alto. Logicamente si tratta di differenze minime o altrimenti si dovrebbe parlare di asimmetria mammaria. L’intervento di mastopessi viene realizzato progettando attentamente le incisioni ed eseguendo molte misurazioni. Comunque è normale che il risultato sia tale da ottenere una non perfetta asimmetria mammaria. La paziente deve accettare il fatto che nessuna donna ha i seni perfettamente uguali e che nessun intervento e chirurgo può fare due seni perfettamente uguali.

Le cicatrici della mastopessi

L’obiettivo dell’intervento di mastopessi è quello di sollevare il seno attraverso l’asportazione di una porzione di pelle che produrrà lo schema di cicatrici a “T” rovesciata illustrato nel presente grafico.

La paziente deve consapevolmente accettare il programma d’ incisioni e cicatrici. L’intervento di mastoplastica prevede un insieme di incisioni (indicate nel grafico come “I”) e di conseguenti cicatrici. Specificatamente le cicatrici risultanti saranno: A. Una attorno all’areola B. Una verticale tra l’areola e la piega sotto mammaria C. Una orizzontale lungo la piega sotto mammaria.

Le cicatrici dopo qualche mese sono di solito sottili e di colore perlaceo. In taluni rari casi le cicatrici restano arrossate e rilevate.

La sensibilità cutanea post mastopessi

Dopo la mastopessi è normale che si abbia una ridotta sensibilità cutanea per qualche mese. Ciò è dovuto agli ampi scollamenti, incisioni sottocutanee e scivolamenti di lembi tipici della mastopessi, In rari casi questo evento si può prolungare oltre l’anno e molto raramente può diventare permanente.

Il volume del seno

La mastopessi prevede il sollevamente e modellamento del seno mantenendo il volume mammario originario. Se la paziente desidera aumentare contemporaneamente il seno dovrà considerare l’inserimente di una protesi (mastopessi additiva). Se invece si desidera sollevare il seno riducendo contemporaneamente il seno si dovrà considerare la mastopessi riduttiva o addirittura la mastoplastica riduttiva. La paziente deve essere consapevole che il volume del seno è dato prevalentemente dall’adipe contenuto nel tessuto mammario. Cambiamenti di peso si riflettono sul volume del sono.

L’ allattamento post mastopessi

La mastopessi prevede lo spostamento del complesso areola capezzolo. A seconda della tecnica impiegata la capacità d’allattare può essere negativamente influenzata o addirittura totalmente compromessa. In casi di ptosi severa il trapiando del complesso areola capezzolo potrà essere libero e quindi prevedere la rescissione dei dotti galattofori. In questo caso la paziente non potrà più allattare.

Prima della mastopessi niente aspirina o anti coagulanti

La paziente prima di sottoporsi alla mastopessi ( e comunque a qualunque intervento chirurgico) non deve assumere aspirina o altri farmaci che contengano acido acetilsalicilico. Normalmente si richiede di sospendere l’assunzione dei farmaci nelle ultime 2 settimane prima dell’intervento chirurgico.

Il risultato della mastopessi dipende anche da te

La paziente dopo la mastopessi sarà ovviamente bendata. La stessa deve essere consapevole di dover osservare tutte l’indicazioni post operatorie. Rientrano tra queste l’ osservazione di riposo relativo e deambulazione attenta, l’ assunzione dei farmaci prescritti e l’ osservazione delle medicazioni successive. Il comportamento non adeguato può compromettere il risultato dell’intervento.

Anestesia locale per la mastopessi

La mastopessi è realizzabile in anestesia generale o in anestesia locale. La nostra scelta è quella di eseguire l’ anestesia locale accompagnata da sedazione. Questa procedura anestesiologia ha minori rischi e complicanze. Non interferisce con il sistema cardio respiratorio. Le complicanze dell’ anestesia locale con sedazione sono molto rare ma possono verificarsi.

Risultato durevole ma da curare

Il cedimento cutaneo è un fenomeno di naturale invecchiamento della pelle che comunque viene accelerato / influenzato da fattori esterni come: a) l’eccessiva esposizione al sole (rende la pelle meno elastica) b) cambiamenti repentini di volume dovuti a sbalzi di peso corporeo. Altri fattori che modificano l’estetica del seno sono la gravidanza, l’allattamento, Successivi eventi del genere potranno aumentare la velocità del naturale cedimento cutaneo.

Rare ma possibili le complicanze dell’ addominoplastica

La paziente deve essere consapevole che l’intervento di mastopessi come tutti gli interventi chirurgici presenta complicanze anche se molto rare.

In particolare possiamo citare le seguenti complicanze:

Ematoma / Sanguinamento: se dopo l’intervento avviene un eccessivo sanguinamento che provoca una raccolta ematica, la guarigione verrà rallentata e potrebbe essere necessario intervenire chirurgicamente per asportare l’ematoma.

Sieroma: accumulo di siero (liquido) raccoltosi nel processo di guarigione anche di volume significativo. Richiede l’aspirazione dello stesso con siringa.

Infezione: complicanza molto rara, ma facilmente gestibili con terapia antibiotica adeguata.

Necrosi: può in casi molto rari succedere che vi sia una perdita di tessuto per necrosi che
richiederà medicazioni specifiche e in casi più estesi un ritocco chirurgico.