La correzione chirurgica delle orecchie oggi è l’otoplastica laser. Dumbo è solo un brutto ricordo.
Orecchie a sventola? Ora non più con l’ otoplastica laser
È questo il segreto che può soccorrere chi ha deciso di non convivere più con appellativi ridicoli e umilianti. La correzione chirurgica dei padiglioni auricolari oggi avviene senza disagi e gli esiti, anche grazie al laser, sono naturali e privi di cicatrici visibili. E il segreto resterà tale!
Le chiamiamo semplicemente “orecchie a sventola”: sono le orecchie (o meglio, la parte esterna delle orecchie, i padiglioni) che risultano troppo sporgenti rispetto alla testa, sbucando anche dai capelli astutamente lunghi che dovrebbero mascherarle. Questo genere di dismorfia è esclusivamente estetico, cioè non pregiudica la corretta funzionalità dell’organo, ma molto spesso, a livello psicologico, è un peso che arriva a compromettere la sicurezza in sé. E noi donne possiamo anche ritenerci fortunate: pensiamo agli uomini che hanno meno chance nelle acconciature, o ai bambini, costretti a subire la maleducazione e la schiettezza degli amichetti che non esitano a canzonare il difetto.
In alcuni casi infatti, sono gli psicologi stessi che, valutando lo stato psicologico del bimbo, consigliano ai genitori la soluzione chirurgica al problema. E per essere adatta anche ad un bimbo, sicuramente l’otoplastica (questo il nome della correzione chirurgica del padiglione auricolare) è un intervento sicuro e non traumatico. Ne illustrano una variante innovativa gli specialisti del Medical Laser di Padova, centro specializzato in chirurgia estetica laser d’avanguardia.
Come si esegue l’otoplastica laser?
L’otoplastica laser viene praticata in anestesia locale accompagnata da sedazione e non richiede ricovero. L’intervento si avvale del laser co2 (anidride carbonica) pulsato, uno strumento innovativo che consente di praticare incisioni precisissime e talmente sottili da non lasciare esiti cicatriziali evidenti. Inoltre, tutte le incisioni e le suture vengono praticate nella parte posteriore del padiglione, perciò, a guarigione avvenuta, sarà davvero difficile intuire l’intervento chirurgico. “per il rimodellamento della cartilagine, sia nella forma che nelle dimensioni – riferiscono gli specialisti del medical laser di padova, centro specializzato in chirurgia laser d’avanguardia – si incide il solco retroauricolare, asportando eventualmente una sezione di cute, nel caso in cui l’orecchio sia anche troppo grande”. Se é necessaria la ricostruzione dell’antelice, la cartilagine viene suturata creando una u (ovvero la naturale plicatura) con alcuni punti di sutura. La procedura richiede una ventina di minuti per orecchio e la medicazione consiste nell’applicazione di un cerotto chirurgico e di un bendaggio elastico, utile per comprimere per i primi giorni i padiglioni auricolari.
Niente traumi
“l’innovativa procedura tramite laser – riferiscono gli specialisti del medical laser – permette di ridurre notevolmente la perdita ematica nel corso dell’intervento e nel periodo post operatorio”. La conseguenza di ciò, a differenza di un tipo di chirurgia precedente, evita inoltre eventuali edemi ed ecchimosi e non sarà necessario neppure sottoporsi a cicli di linfodrenaggio manuale o terapie analgesiche. “l’unico accorgimento – ribadiscono gli specialisti – sarà quello di portare il bendaggio elastico per alcuni giorni, in modo da evitare colpi accidentali nella parte e, ovviamente, evitare di indossare occhiali per un paio di settimane”.
Cicatrici? Zero!
Sarà possibile già dopo due-tre giorni riprendere l’abituale quotidianità e la propria routine giornaliera. Infatti, la parte operata è priva di muscoli e non si trova in zona di tensione; la procedura, poi, consente una guarigione in tempi rapidi e senza gonfiori. Inoltre, nessuno noterà i segni della chirurgia, perché tutte le incisioni (comunque sottili) si trovano nella parete posteriore del padiglione auricolare.
Le correzioni possibili con la chirurgia estetica dell’ orecchio
Orecchie a sventola
La dismorfia più conosciuta per il padiglione auricolare è il noto “orecchio a sventola”. Le orecchie appaiono quasi perpendicolari rispetto alla testa a causa di una scarsa o assente plicatura dell’antelice, oppure a causa di un’ipertrofia, cioè uno sviluppo eccessivo della conca. Questi difetti sono provocati dalla parte cartilaginea dell’orecchio, ed è su questa che il laser, durante l’intervento, andrà ad agire.
Lobi tagliati
A volte a causa dell’uso continuato di orecchini troppo pesanti o per piccoli incidenti, i fori si fessurano e il lobo si allunga, e generalmente a causa di un trauma, possono tagliarsi a metà. In questi casi, la soluzione chirurgica è l’unico rimedio efficace e discreto. Il chirurgo asporta la cicatrice formata in seguito al taglio e fa combaciare i tessuti sani in modo che possano ricongiungersi e suturarsi. L’unica medicazione nei 5 giorni successivi consiste in un cerottino. Le cicatrici saranno trascurabili dal punto di vista estetico.
Orecchie eccessivamente grandi
L’otoplastica laser non è impiegata esclusivamente per riportare nella giusta posizione e plicatura i padiglioni auricolari a ventola. È possibile utilizzare una tecnica simile per ridimensionare le orecchie troppo grandi, riducendo la parte cartilaginea e rifinendo la plicatura cutanea in modo che le cicatrici risultino completamente nascoste. Anche i lobi eccessivamente ampi potranno essere facilmente ridotti con una semplice incisione e pochi punti di sutura.
Orecchie asimmetriche
Le dismorfie elencate in queste pagine non sempre sono presenti in entrambe le orecchie. Sarà possibile agire solamente su un padiglione auricolare per riportare simmetria ed equilibrio.