Rassodare l’interno cosce con il lifting

Il lifting interno cosce è l’intervento di chirurgia estetica consigliato quando si verifica un rilassamento cutaneo marcato della zona illustrata nel grafico. La tecnica è efficace nel rimuovere il tessuto cutaneo in eccesso e rassodare la zona interessata.

A seconda del grado di rilassamento della pelle si potrà procedere con tecniche chirurgiche di diversa invasività. Quando la ptosi della cute è minima potrà essere consigliabile la procedura di lifting interno cosce in micro chirurgia. Se la pelle in eccesso è marcata si dovrà invece procedere con la tecnica classica.

A seguito di un aumento della circonferenza o di un rilassamento dei tessuti, l’interno cosce può farsi “sentire” ad ogni passo, causando ripetuti sfregamenti, che a lungo andare possono causare fastidiosi arrossamenti e favorire la comparsa di smagliature. Per riportare tutto in linea, si può intervenire chirurgicamente, a seconda del tipo e del grado di dismorfia.

Lifting interno cosce

Tecnica chirurgica del lifting interno cosce

Una scorretta alimentazione, la semi-sedentarietà e, semplicemente, il trascorrere del tempo portano alla comparsa di una serie di inestetismi, primi fra tutti l’accumulo localizzato di grasso in eccesso ed il rilassamento muscolare e /o cutaneo. Un punto particolarmente soggetto a variazioni dismorfiche è l’interno cosce. Molto spesso a renderlo facile bersaglio degli inestetismi sopra descritti concorrono anche i continui dimagramenti/ingrassamenti cui molte donne (anche di giovane età) si sottopongono e l’uso di pantaloni attillati. Per non mortificarsi di fronte a sgradevoli cuscinetti o cedimenti il consiglio è di puntare, finché si fa a tempo, sulla prevenzione (ottimi anche gli esercizi di rassodamento dell’interno cosce, che tutte noi conosciamo e possiamo praticare a casa). Se invece il danno è oramai compiuto, non resta altro che trovare il giusto rimedio. Che, in termini di chirurgia estetica, ha tre nomi:

  • liposuzione
  • lifting chirurgico
  • lifting microchirurgico Trilix.

I principali inestetismi dell’interno cosce

Adiposità localizzata

Il principale inestetismo che colpisce l’interno cosce é senza dubbio l’accumulodi grasso, in parte fisiologico, in molti caso accompagnato da cellulite.

Rilassamento cutaneo

Il rilassamento (ptosi muscolo-cutanea) avviene a seguito di una minore tonicità muscolare dovuta al fisiologico processo di invecchiamento, ad una repentina variazione di peso (a rischio le diete yo-yo), ma anche ad una vita sedentarietà.

Smagliature

Le atrofie dermo-epidermiche a strie sono lesioni dovute allo sfibramento del derma e dell’epidermide. L’interno cosce è particolarmente soggetto alla comparsa delle smagliature, che si formano quando il tessuto cutaneo non é sufficientemente elastico per un fattore“meccanico”(ingrassamenti/dimagrimenti, azione di sfregamento dato da vestiti troppo stretti, ecc.) o di inibizione ormonale.

La chirurgia estetica per l’interno cosce

Il rimodellamento chirurgico dell’interno cosce prevede diversi approcci, a seconda dell’inestetismo o della combinazione di inestetismi presenti. La tecnica chirurgica risulta pertanto personalizzata alla specifica dismorfia e viene stabilita dal chirurgo tenendo conto anche di alcuni fattori “soggettivi”, come l’elasticità cutanea ed il grado di inestetismo. Rispetto al passato, la moderna chirurgia risulta più rapida e meno invasiva: si interviene in regime day hospital, in anestesia locale. Le incisioni praticate sono millimetriche e trascurabili dal punto di vista estetico, una volta completato il processo di guarigione. Le medicazioni non ostacolano di troppo i movimenti e possono essere rimosse già dopo pochi giorni (in genere dopo una settimana).

Se è adiposità localizzata

Anche una persona normopeso può avere problemi di grasso in eccesso. Succede quando, per una motivazione fisiologica, questo si concentra in punti circoscritti (come, ad esempio, l’interno cosce), creando delle dismorfie evidenti, difficili da eliminare con i metodi “dolci”. Il grasso in questione è infatti tenace dal voler recedere. Con la liposuzione si procede al rimodellamento dell’interno cosce aspirando l’adipe in esubero per mezzo di una sottile cannula introdotta sottocute (le microincisioni vengono praticate in punti perlopiù nascosti). La liposuzione richiede però un sufficiente grado di elasticità cutanea, necessaria per consentire alla cute di conformarsi al meglio ai nuovi volumi raggiunti. Nel caso di rilassamento dei tessuti con eccesso di cute e grasso, l’approccio chirurgico risulterà invece diverso: occorrerà in questo caso ricorrere al lifting, praticando contemporaneamente la lipoaspirazione.

Se c’è un inizio di rilassamento cutaneo

Un cedimento cutaneo porta con sé anche inconvenienti di tipo pratico: il rilassamento dell’interno cosce – proprio a causa dei tessuti penduli, che sballottano di qua e di là ad ogni movimento delle gambe – può risultare fastidioso e compromettente per via dell’azione “meccanica” dello sfregamento: una via d’accesso alla comparsa di arrossamenti e, peggio ancora, delle smagliature! Il consiglio è di intervenire chirurgicamente anche in caso di ptosi di lieve o media entità in modo da contrastare subito e rimandare di molti anni a venire il fisiologico processo di rilassamento. Un intervento preventivo implica infatti una procedura chirurgica meno invasiva, come il lifting microchirurgico, in grado di procurare un apprezzabile rassodamento dell’interno cosce, evitando le estese e visibili incisioni del lifting tradizionale. Con questa nuova tecnica microchirurgica l’asportazione della cute in eccesso avviene in due/tre sedute (eseguite a distanza di 2/3 settimane una dall’altra) attraverso microasportazioni del diametro di appena un millimetro.

Se il rilassamento è più marcato

In questo caso l’aspetto dell’interno cosce ricorda una “bandiera”, da quanto risulta cadente e soggetto ad oscillazioni e sfregamenti. Questa condizione avviene a causa di marcato rilassamento, sia della struttura muscolare che di quella cutanea, e richiede un rassodamento più radicale, ottenuto con la tecnica tradizionale di lifting. Come si interviene? Se il vostro interno cosce è piuttosto rilassato, potete sperimentarlo da sole: sollevate il più possibile i tessuti verso l’inguine, comprimendo la pelle in modo da assottigliare la cosce. Se vi osserverete allo specchio, un miglioramente del profilo della gamba e avrete un po’ l’idea del risultato che potrete raggiungere con l’intervento di lifting. Il problema di uno stadio così avanzato di ptosi è che oltre ad intervenire sulla struttura muscolare (risollevandola), occorre asportare anche la cute in eccesso, anche questa soggetta a rilassamento. Chirurgicamente si interviene praticando una sottile e lunga cicatrice che dalla piega glutea arriva fin quasi all’inguine. Il risultato chirurgico potrebbe essere ottimo, se non fosse per la cicatrice che riduce il gradimento dello stesso.

Se ci sono smagliature

Abbiamo visto come e perché l’interno cosce sia una zona particolarmente soggetta a smagliarsi. Sottoponendosi al lifting, la maggior parte delle smagliature verrà rimossa con l’asportazione della cute in eccesso. Se non si ha bisogno di un lifting, oppure si desidera rimediare il più possibile alle conseguenze del rilassamento, ci si può sottoporre a due/tre sedute Trilix: attraverso microasportazioni realizzate in anestesia locale infiltrativa, le smagliature verranno asportate senza procurare segni evidenti della microchirurgia.

Interno cosceChirurgia esteticaDurataRisultatoCicatrici
AdiposoLiposuzione localizzata20 minuti in anestesia locale accompagnata da sedazioneRimodellamento del profiloMillimetriche e poco visibili perché in punti “nascosti”
Mediamente rilassatoLifting microchirurgico2/3 sedute di 30 minuti ciascuna, in anestesia locale infiltrativaRassodamento progressivoEsteticamente non rilevanti
Marcatamente rilassatoLifting tradizionale30 minuti in anestesia locale accompagnata da sedazioneRassodamento apprezzabile (ottimo se seguito dalla microchirurgia)Estesa cicatrice (dall’inguine fino alla piega glutea), trattabile a 2 mesi dall’intervento con la microchirurgia (Trilix)
SmagliatoTrilix2/3 sedute di 30 minuti ciascuna, in anestesia locale infiltrativaAsportazione progressiva delle smagliatureNormalmente sono esteticamente non rilevanti