Pagine sull’otoplastica infantile a cura dell’amministrazione del dott. Carlo Alberto Pallaoro aggiornata al 25/05/2020.
Correggere le orecchie a sventola in pazienti bambini
Niente più ricovero, tempi rapidi e stress chirurgico ridotto al minimo. Oggi anche i bambini possono ricorrere all’otoplastica in tutta sicurezza
Non è certo un problema funzionale avere orecchie asimmetriche, grandi, sproporzionate o a sventola! Ma chi le ha così ha sofferto (o tutt’ora soffre) profondamente per le battute e i nomignoli che fin da piccoli sono costretti a subire. Questo fatto, soprattutto in età evolutiva, può provocare grossi traumi psicologici e incidere negativamente sull’autostima e la percezione di sé. Ma soffrire in questo caso è davvero inutile e controproducente: la più avanzata tecnica di chirurgia estetica per le orecchie è l’otoplastica laser, che consente un intervento con la minima invasività e risultati entusiasmanti ed estremamente naturali.
Otoplastica infantile: Rimodellare le orecchie ai bambini
Lo sviluppo fisiologico del padiglione auricolare già alla nascita ha raggiunto circa il 70% della sua lunghezza e il 76% della sua larghezza, per poi crescere di appena pochi millimetri fino allo sviluppo completo. Intervenendo già in età prescolare, non solo è possibile regalare un’immagine armonica e definitiva al piccolo, ma soprattutto gli si evita il pesante disagio psicologico che comporta l’avere le orecchie a sventola. Il dato è confermato dalla Società Americana di Chirurgia Plastica, che consiglia l’otoplastica già a partire dai 4 o 5 anni.
L’otoplastica laser
L’otoplastica laser viene praticata in anestesia locale accompagnata da sedazione e non richiede ricovero. L’intervento si avvale del laser CO2 (anidride carbonica) pulsato, uno strumento innovativo che consente di praticare incisioni estremamente precise e sottili. Inoltre, tutte le incisioni e le suture vengono praticate nella parte posteriore del padiglione, perciò, a guarigione avvenuta, sarà davvero difficile intuire l’intervento chirurgico. Per il rimodellamento della cartilagine si incide il solco retroauricolare, rimodellando la conca auricolare. Se é necessaria la ricostruzione dell’antelice, la cartilagine viene suturata con alcuni punti di sutura creando una U, per riprodurre la naturale plicatura. La procedura richiede una ventina di minuti per orecchio e la medicazione consiste nell’applicazione di un cerotto chirurgico e di un bendaggio elastico, utile per comprimere per i primi giorni i padiglioni auricolari. Dopo appena una settimana, il piccolo paziente può tornare a scuola, con il semplice accorgimento di evitare gli urti e l’uso degli occhiali per qualche altro giorno.