rimozione laser di tatuaggi

Tecnica Laser Q-Switched per rimuovere i tatuaggi

La rimozione dei tatuaggi è diventata un’opzione sempre più richiesta, soprattutto per chi si è pentito del proprio disegno o semplicemente desidera un cambiamento. Grazie alle moderne tecniche di laserterapia, oggi è possibile eliminare i tatuaggi in modo sicuro ed efficace. Il Laser Q-Switched rappresenta una delle tecnologie più avanzate per questo scopo.

Questo laser, caratterizzato da impulsi estremamente brevi e potenti, agisce in profondità sulla pelle, colpendo direttamente i pigmenti del tatuaggio. Il laser frantuma il colore in minuscole particelle, che vengono successivamente eliminate dal sistema immunitario del corpo. Uno dei principali vantaggi del Laser Q-Switched è la sua capacità di distruggere i pigmenti senza danneggiare i tessuti circostanti, evitando così cicatrici o segni permanenti.

Le sedute di rimozione tatuaggi durano mediamente 30 minuti ciascuna e, a seconda delle dimensioni e dei colori del tatuaggio, sono necessarie almeno 5 sessioni per ottenere risultati ottimali. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbero essere richieste ulteriori sessioni, soprattutto per i tatuaggi più grandi o con colori particolarmente difficili da trattare, come il verde o l’azzurro. Il laser Q-Switched offre una soluzione sicura, non invasiva e sempre più popolare per chi desidera eliminare definitivamente un tatuaggio dalla propria pelle.

La rimozione laser dei tatuaggi con la tecnologia q-switched cancella efficacemente i tattoo indesiderati.

PRIMA DOPO

Foto prima e dopo di rimozione laser dei tatuaggi

Visita medica pre trattamento

La tecnologia Laser Q-Switched è sorprendentemente all’avanguardia perché non distrugge il pigmento per effetto termico ma per un fenomeno fisico chiamato pressione fotodinamica. In pratica il Laser Q-Switched rilascia istantaneamente una enorme quantità d’energia ma in un lasso di tempo talmente minimo, che il pigmento esplode senza bruciarsi. L’esplosione del pigmento bersaglio è nitidamente percepibile dall’udito durante la seduta.

Nonostante il trattamento di rimozione laser dei tatuaggi sia diventato molto più rispettoso dell’anatomica cutanea, il candidato paziente dovrà essere sottoposto a visita medica per raccogliere la specifica anamnesi ed escludere controindicazioni. Pazienti con patologie cutanee e con problemi di cheloidi possono non essere adatti alla rimozione del tatuaggio con il Laser Q-Switched.

Il paziente dovrà ricevere le informazioni tecniche del trattamento affinché possa esprimere un valido consenso informato.

Trattamento di rimozione tatuaggi laser q-switched

La rimozione del tatuaggio avviene con la realizzazione di una serie di sedute laser q-switched che fanno esplodere il pigmento trasformandolo in pezzettini molto più piccoli che vengono riassorbiti dal corpo. Il numero di sedute da realizzare dipende dal tipo di tatuaggio ma di solito sono almeno 5 sessioni. I tatuaggi monocromatici neri sono più semplici da rimuovere. Quelli colorati possono essere eliminati con speciali filtri ma comunque richiedono più sedute.

La seduta può essere eseguita senza anestesia ma di solito si procede con anestesia topica, locale oppure con riduzione della sensibilità grazie al freddo. Il trattamento prevede l’esposizione del tatuaggio al raggio del laser. I pigmenti immediatamente esplodono faccendo diventare bianca la zona trattata. Nel corso dei giorni successivi una porzione degli stessi verrà riassorbita così che il tatuaggio risulterà più sbiadito. Dopo 3 o 4 settimane si potrà procedere alla seduta successiva.

Risultati della rimozione tatuaggi laser q-switched

La rimozione laser dei tatuaggi con tecnologia Q-switched richiede pazienza e costanza per ottenere risultati ottimali. È importante sottolineare che una sola seduta di trattamento non è sufficiente per cancellare definitivamente un tatuaggio. Il laser agisce infatti progressivamente, frammentando i pigmenti del tatuaggio sessione dopo sessione, permettendo al corpo di eliminarli gradualmente attraverso il sistema linfatico.

Subito dopo ogni seduta, l’area trattata potrebbe apparire gonfia, arrossata e sensibile. È comune osservare un effetto noto come “popcorn” sulla superficie cutanea, causato dalla frantumazione del pigmento bersaglio. Questa reazione è temporanea: entro pochi giorni, la pelle tende a normalizzarsi, e si noterà un visibile sbiadimento del tatuaggio rispetto alla condizione iniziale.

Il processo di rimozione richiede generalmente più sedute, distanziate di alcune settimane l’una dall’altra, per consentire alla pelle di recuperare e al corpo di espellere i frammenti di pigmento disgregati. Durante questo periodo, è fondamentale seguire le indicazioni post-trattamento del medico per garantire una corretta guarigione e ridurre il rischio di complicazioni. La quantità di sedute necessarie varia in base a diversi fattori, tra cui il colore, la profondità e il tipo di pigmento del tatuaggio, oltre alla risposta individuale del paziente al trattamento.

Alla fine del ciclo di trattamenti, i risultati saranno visibili con la graduale scomparsa del tatuaggio. Tuttavia, è importante avere aspettative realistiche: mentre molti tatuaggi possono essere completamente rimossi, alcuni potrebbero lasciare una lieve ombra o traccia.

Controindicazioni

Vi sono alcune tipologie di persone alle quali è sconsigliata la laserterapia Q-switched fra di esse vi sono le donne in gravidanza o che stiano allattando, i soggetti con sepsi sia essa di tipo virale, batterica o provocata da funghi. Tale terapia è controindicata in caso di tendenza allo sviluppo di cicatrici di tipo ipertrofico o cheloideo e nelle persone che hanno sviluppato in passato neoplasie cutanee o lesioni precancerose. Anche chi assume farmaci che alterano la sensibilità alla luce, la coagulazione del sangue o la riparazione dei tessuti non sono idonei alla laser terapia. Per finire i soggetti che dimostrino una ipersensibilità alla luce o che si siano recentemente esposti ai raggi ultravioletti dovranno astenersi o quanto meno rimandare la seduta per la rimozione del tatuaggio.

La rimozione laser dei tatuaggi con la tecnica Q-switched è molto più sicura rispetto alle tecnologie precedenti.

Rischi e possibili complicanze

Fra i più comuni effetti collaterali de laser Q-switched vi sono eritema (effetto temporaneo), fastidio localizzato, sensazione di prurito che può associarsi ad un leggero rigonfiamento della parte, piccoli lividi (transitori).

Nei mesi che intercorrono fra una seduta e la successiva e nel post trattamento dopo aver ottenuto la cancellazione del tattoo è opportuno che la zona tratta venga protetta dai raggi ultravioletti (sole e lampade UV) al fine di evitare un’alterazione cromatica dell’area che potrebbe scurirsi (iperpigmentazione) o schiarirsi (ipopigmentazione) eccessivamente.

Costi della rimozione tatuaggi laser

La rimozione dei tatuaggi con il laser è una procedura sempre più richiesta, grazie ai progressi delle tecnologie che permettono di eliminare anche tatuaggi difficili con minimi effetti collaterali. Una delle tecniche più utilizzate è quella che sfrutta il laser q-switched, una tecnologia in grado di frammentare i pigmenti del tatuaggio attraverso impulsi di luce ad alta energia, consentendo al corpo di smaltirli gradualmente.

Di norma, per un tatuaggio medio, si può stimare un ciclo di almeno 5 sedute, ma come indicato precedentemente, il numero esatto può variare in base alle caratteristiche del tatuaggio e della pelle del paziente. Per i tatuaggi più grandi, con più colori o con un inchiostro molto profondo, potrebbero essere necessarie più sedute.

Prezzi indicativi per seduta

Il costo del trattamento varia a seconda delle dimensioni del tatuaggio e delle sue specificità. Ogni seduta ha un prezzo indicativo che può variare, ma in genere si attesta sui seguenti valori:

Piccolo: 100-150€
Tatuaggi di piccole dimensioni (come un simbolo o una scritta minimal) solitamente richiedono meno tempo e energia laser.

Medio: 200-300€
Tatuaggi di dimensioni medie (come un bracciale o una piccola illustrazione) necessitano di un numero maggiore di impulsi laser per coprire l’area.

Grande: 400-600€
I tatuaggi più grandi (come quelli su schiena o cosce) comportano sedute più lunghe e intense.

Molto grande: 700-1200€
Tatuaggi che coprono aree estese del corpo possono richiedere un approccio suddiviso in più sessioni per gestire al meglio il trattamento.

Fattori da considerare

Il tatuaggio oggi può essere rimosso ottenendo il più delle volte risultati molto positivi. Per ridurre il rischio di risultati insoddisfacenti vanno considerati i seguenti aspetti:

La grandezza e il luogo in cui sorge il tatuaggio;

La concentrazione e lo spessore del colore utilizzato: i tattoo che sono stati eseguiti da professionisti del settore sono difficili da cancellare poiché quello utilizzato è un pigmento permanente che penetra in maggiore profondità nella cute e si dimostra particolarmente denso;

Colorazione del tatuaggio: al contrario di quanto si possa pensare i tatuaggi colorati sono più difficili da rimuovere. In particolare il bianco e il giallo risultano i pigmenti più problematici da trattare mentre il blu e il nero sono quelli che la laser terapia rimuove con maggior successo. Fra i vari disegni una composizione elaborata e policroma (cioè contenete molti colori) rappresenta la sfida più difficoltosa per il trattamento laser;

Tempo: giorni, mesi o anni? Anche il tempo di presenza del tatuaggio sulla pelle influenza il processo di cancellazione. Se è stato eseguito da poco tempo infatti il tatuaggio sarà più complesso da rimuovere. Se il disegno è sulla pelle da più anni sarà un ostacolo più facilmente rimovibile per il laser. Questo perché un tatuaggio recente è molto più carico di pigmento rispetto ad uno eseguito precedentemente;

Stagione: se si prende la decisione di cancellare il proprio tatuaggio in primavera/estate meglio rimandare. Una volta trattata la cute dovrà restare protetta e non potrà essere esposta ai raggi ultravioletti del sole (o delle lampade abbronzanti). Ecco perché il periodo ideale per la rimozione è sicuramente l’autunno inverno;

Colore della pelle: anche il fototipo del paziente incide sul processo di rimozione. Più la pelle sarà scura, più sarà difficilmente trattabile poiché si corre il rischio di modificare il tono naturale ottenendo una iperpigmentazione (pelle troppo scura) o una ipopigmentazione (eccessivo schiarimento).

Faq sulla rimozione laser dei tatuaggi

Fa male rimuovere i tatuaggi con il laser Q-Switched?
Il trattamento viene generalmente eseguito con anestesia locale, il che rende il processo indolore per la maggior parte dei pazienti. Senza anestesia, il dolore è paragonabile a quello provato durante la realizzazione del tatuaggio, con una sensazione simile a un colpo di elastico sulla pelle. La soglia del dolore varia da persona a persona, ma tecnologie moderne come il laser Q-Switched minimizzano il disagio.

Quante sedute sono necessarie per rimuovere completamente il tatuaggio?
Il numero di sedute necessarie dipende da diversi fattori: dimensione, profondità, età del tatuaggio e colori utilizzati. Per tatuaggi neri di recente realizzazione, possono bastare 4-5 sedute. Il processo è progressivo: già dopo le prime sedute il tatuaggio inizia a sbiadirsi, fino a raggiungere un’attenuazione significativa. È comune ottenere una rimozione fino al 95%, considerata un risultato eccellente. Tatuaggi colorati, specialmente con pigmenti come il giallo, richiedono più tempo, poiché il laser è meno efficace sui colori più chiari o simili al tono della pelle.

Il laser Q-Switched lascia cicatrici?
No, il laser Q-Switched agisce attraverso la pressione fotodinamica, un fenomeno che frammenta i pigmenti del tatuaggio senza causare danni termici significativi alla pelle. Questo riduce drasticamente il rischio di ustioni o cicatrici rispetto alle tecnologie laser più vecchie, che potevano causare danni alla pelle lasciando segni permanenti.

Si possono rimuovere i tatuaggi su pazienti con pelle scura?
Sì, ma con maggiore cautela. La rimozione dei tatuaggi su pelle scura è più complessa perché il laser potrebbe colpire non solo il pigmento del tatuaggio, ma anche la melanina della pelle, aumentando il rischio di alterazioni della pigmentazione. Nei pazienti con tonalità di pelle molto scura, il processo può essere meno efficace o sconsigliato, e richiede l’uso di tecnologie specifiche per minimizzare i rischi.

È sicuro rimuovere un tatuaggio con il laser?
Sì, la rimozione laser dei tatuaggi è una procedura sicura se eseguita da un medico specializzato. Come per qualsiasi trattamento medico, esistono dei rischi, ma sono minimi e ridotti se si seguono le indicazioni del medico e le corrette procedure di cura post-trattamento.

Quali sono i rischi della rimozione del tatuaggio con il laser?
I principali rischi includono infezioni, alterazioni della pigmentazione (iperpigmentazione o ipopigmentazione) e, in rari casi, la formazione di cicatrici. Il rischio di cicatrici è molto basso con il laser Q-Switched, ma varia a seconda della risposta individuale della pelle e delle pratiche di cura post-operatoria.

Quanto tempo ci vuole per rimuovere un tatuaggio con il laser?
La durata complessiva del trattamento varia a seconda della complessità del tatuaggio e delle caratteristiche individuali della pelle. Solitamente, si effettuano tra le 3 e le 10 sedute, distanziate di 6-8 settimane, per permettere alla pelle di guarire tra una seduta e l’altra. Più il tatuaggio è grande e colorato, più sarà necessario un numero maggiore di sedute.

Quanto è dolorosa la rimozione del tatuaggio con il laser?
Molti pazienti descrivono la sensazione come simile a quella provata durante la realizzazione del tatuaggio, ovvero una serie di piccole punture rapide sulla pelle. Per ridurre il dolore, l’area può essere anestetizzata con una crema topica o, in alcuni casi, con anestesia locale.

Che tipo di cura post-procedurale è necessaria dopo la rimozione del tatuaggio con il laser?
Dopo ogni seduta, è essenziale mantenere l’area trattata pulita, idratata e protetta dal sole. Si consiglia di applicare una crema antibiotica e di evitare l’esposizione al sole o l’uso di solarium per almeno alcune settimane. Inoltre, non bisogna grattare o strofinare l’area per evitare infezioni o cicatrici. Riceverai istruzioni specifiche per facilitare una corretta guarigione.

Posso rimuovere solo una parte del tatuaggio?
Sì, è possibile mirare solo alcune parti del tatuaggio, a seconda delle tue esigenze. Questa opzione è utile per chi desidera modificare o correggere un tatuaggio senza rimuoverlo completamente.

Quanto tempo devo aspettare tra le sedute di rimozione del tatuaggio?
Le sedute sono solitamente distanziate di 6-8 settimane. Questo periodo è necessario per permettere alla pelle di guarire e per dare tempo al corpo di eliminare i frammenti di pigmento rimossi durante la sessione precedente.

È possibile rimuovere completamente il mio tatuaggio?
Sebbene molti tatuaggi possano essere rimossi quasi completamente, non è sempre possibile garantire una rimozione totale. Alcuni tatuaggi, specialmente quelli più vecchi o con colori particolarmente difficili da trattare, potrebbero lasciare una leggera ombra o tracce.

Posso fare un altro tatuaggio sullo stesso posto dopo la rimozione?
Sì, una volta che la pelle è completamente guarita, è possibile tatuare nuovamente la stessa area. È importante attendere che la pelle si riprenda completamente per evitare complicazioni.

Posso rimuovere un tatuaggio fatto da poco tempo?
Si consiglia di attendere almeno 6 settimane prima di iniziare il processo di rimozione, per dare il tempo alla pelle di guarire completamente e all’inchiostro di stabilizzarsi.

La mia pelle sarà uguale dopo la rimozione del tatuaggio?
In molti casi, la pelle ritorna a un aspetto naturale senza cambiamenti significativi. Tuttavia, alcuni pazienti possono notare differenze di pigmentazione nella zona trattata, che può apparire leggermente più chiara o più scura.