
Cos’è la tricopigmentazione
La tricopigmentazione è una tecnica avanzata di micropigmentazione del cuoio capelluto che simula la presenza di capelli attraverso la deposizione di pigmenti biocompatibili nello strato superficiale del derma. Nata come evoluzione del tatuaggio estetico, si è progressivamente distinta da quest’ultimo grazie all’impiego di strumenti specifici, pigmenti riassorbibili e protocolli medici più sicuri.
Il termine “tricopigmentazione” deriva dal greco “tricho” (capello) e “pigmentum” (colore), e rappresenta oggi una valida alternativa estetica non invasiva per:
- Riprodurre l’effetto rasato nei soggetti completamente calvi.
- Rendere meno visibile il diradamento nelle aree poco dense.
- Camuffare cicatrici post-chirurgiche o traumatiche.
- Uniformare l’aspetto del cuoio capelluto dopo un trapianto di capelli.
Come si svolge la seduta di tricopigmentazione
Una seduta di tricopigmentazione si svolge in ambiente sterile e segue un iter preciso:
- Valutazione preliminare: viene analizzata l’estensione dell’area da trattare, la qualità della cute e le aspettative del paziente.
- Disegno dell’area di lavoro: si delinea con precisione la zona da pigmentare.
- Selezione del pigmento: viene scelto il pigmento in base alla carnagione e al colore dei capelli originali.
- Trattamento: il pigmento viene depositato tramite micro-aghi sterili utilizzando un dermografo digitale, con estrema precisione per ottenere un effetto naturale.
- Post-trattamento: si forniscono indicazioni su come gestire la cute trattata per evitare infezioni o alterazioni del pigmento.
L’intera procedura può richiedere da 1 a 3 sedute distanziate tra loro di almeno 15 giorni, a seconda dell’estensione dell’area e dell’effetto desiderato.
Tipi di tricopigmentazione: personalizzazione del risultato
Esistono tre tipologie principali di tricopigmentazione, a seconda dell’obiettivo:
- Effetto rasato: adatto a pazienti completamente calvi o con ampie zone glabre. Riproduce l’effetto di una rasatura millimetrica uniforme.
- Effetto densità: pensato per chi ha ancora una buona quantità di capelli ma presenta diradamenti localizzati. Perfetto per migliorare la percezione visiva del volume.
- Effetto camouflage di cicatrici: copre cicatrici lineari (es. da autotrapianto FUT) o irregolari (da incidenti, ustioni, chirurgia).
Ogni trattamento è personalizzato in base al tipo di pelle, colore naturale dei capelli e desiderio estetico del paziente.
Vantaggi della tricopigmentazione: perché sceglierla
I vantaggi della tricopigmentazione sono numerosi e la rendono una soluzione estetica efficace e sempre più apprezzata:
1. Risultati immediati e visibili
Già dopo la prima seduta si nota un netto miglioramento dell’aspetto del cuoio capelluto, con una copertura uniforme.
2. Aspetto naturale
Se eseguita da professionisti esperti, l’effetto ottenuto è estremamente realistico. I puntini pigmentati imitano perfettamente i follicoli naturali.
3. Tecnica non invasiva
Non richiede anestesia generale, non ci sono punti di sutura né cicatrici. Il fastidio durante il trattamento è minimo.
4. Recupero immediato
Si può tornare subito alla propria attività quotidiana. L’unica accortezza è proteggere la cute trattata dal sole e seguire una corretta igiene.
5. Compatibilità con altre tecniche
La tricopigmentazione è spesso utilizzata in combinazione con il trapianto di capelli, per migliorarne ulteriormente l’aspetto estetico e coprire eventuali lacune residue.
6. Possibilità di aggiornare il risultato
Essendo temporanea, la tricopigmentazione può essere adattata negli anni al cambiamento del colore dei capelli o delle preferenze estetiche del paziente.
Svantaggi e rischi della tricopigmentazione
Sebbene molto sicura, la tricopigmentazione presenta anche alcuni limiti e possibili svantaggi:
- Durata limitata nel tempo: la versione temporanea necessita di ritocchi ogni 12-24 mesi. Tuttavia, questo aspetto può essere visto anche come un vantaggio per chi desidera flessibilità.
- Non cura la calvizie: la tricopigmentazione è una soluzione estetica, non una terapia. Non stimola la ricrescita dei capelli né arresta l’alopecia.
- Rischi se eseguita da operatori non qualificati: viraggio del colore, effetto innaturale, infezioni e cicatrici sono rischi reali se il trattamento è svolto in ambienti non certificati.
- Controindicazioni dermatologiche: non è indicata in presenza di psoriasi, dermatiti attive o infezioni del cuoio capelluto.
Tricopigmentazione vs trapianto di capelli: cosa scegliere?
Spesso i pazienti ci chiedono quale sia la migliore soluzione tra tricopigmentazione e trapianto di capelli. In realtà non sono tecniche in competizione ma complementari.
- Il trapianto è la scelta ideale quando si desidera recuperare capelli veri e pettinabili. Tuttavia, la densità ottenibile è limitata, soprattutto in ampie zone calve.
- La tricopigmentazione è perfetta per:
- Migliorare il risultato di un trapianto (camuffare diradamenti residui)
- Evitare l’intervento chirurgico
- Avere un effetto immediato senza tempi di recupero
- Mascherare cicatrici post-intervento o post-traumatiche
Il trapianto capelli con tecnica Micro FUE per correggere la tricopigmentazione
In alcuni casi, la tricopigmentazione può risultare insoddisfacente o eccessivamente artificiale, soprattutto se realizzata con pigmenti di scarsa qualità, tecniche obsolete o da operatori non qualificati. I contorni poco naturali, la perdita di definizione nel tempo e il viraggio del colore verso toni grigiastri o bluastri possono generare disagio estetico significativo. In questi casi, il trapianto capelli con tecnica Micro FUE rappresenta una soluzione efficace e definitiva per correggere gli effetti indesiderati della tricopigmentazione.
La tecnica Micro FUE sezionale, adottata dalla Clinica Pallaoro, consiste nel prelievo individuale di unità follicolari sane dalla zona donatrice e nel loro innesto nelle aree diradate o precedentemente pigmentate. I follicoli trapiantati crescono in modo naturale e permanente, ripristinando un aspetto autentico e tridimensionale del cuoio capelluto. Nei casi di correzione post-tricopigmentazione, il trapianto è particolarmente indicato per riempire e ammorbidire le zone con pigmentazione eccessivamente netta, oppure per coprire direttamente la pigmentazione preesistente.
È fondamentale, tuttavia, che venga eseguita una valutazione medica attenta: in alcuni pazienti può essere utile un trattamento laser di rimozione del pigmento prima del trapianto, per garantire il miglior risultato estetico. L’obiettivo finale è passare da un effetto “simulato” a una capigliatura reale, vitale e stabile nel tempo.

Meglio il trapianto capelli che il tatuaggio dei capelli!
Quando si parla di soluzioni per la calvizie, è essenziale distinguere tra tecniche temporanee e illusorie, come la tricopigmentazione, e soluzioni permanenti e biologiche, come il trapianto di capelli. Nonostante la tricopigmentazione possa offrire un risultato estetico immediato, non restituisce i capelli: si tratta di un’illusione ottica, priva di crescita, struttura e vitalità. Il trapianto capelli con tecnica Micro FUE, invece, rigenera la capigliatura, permettendo al paziente di ritrovare i propri capelli, che crescono, si modellano, si lavano e si tagliano come quelli naturali.
Un altro aspetto fondamentale è la durata: mentre la tricopigmentazione necessita di ritocchi frequenti e può sbiadire o virare nel tempo, il trapianto offre risultati definitivi e progressivamente migliorativi. Inoltre, il trapianto evita l’effetto artificiale della testa “puntinata”, tipico del tatuaggio capelli, specialmente su pelli chiare o in casi di disegno errato dell’attaccatura frontale.
In sintesi, sebbene la tricopigmentazione possa rappresentare una soluzione temporanea o complementare, il trapianto capelli rimane la scelta ideale per chi desidera una capigliatura autentica, naturale e duratura. Presso la Clinica Pallaoro, la tecnica Micro FUE viene eseguita con precisione microscopica, massimizzando la resa estetica e rispettando l’armonia del volto.